Correre una mezza maratona, a conti fatti “solo” 21 km... cosa volete che sia per una campionessa di triathlon chiamata a percorrere ben altre distanze per giunta di corsa, in bici e a nuoto? L’esito è scontato: il primo posto nella categoria d’appartenenza (S4) e, soprattutto, il miglioramento del proprio record personale, che tanto fa ben sperare per i più prestigiosi appuntamenti agonistici in calendario. “L’aver migliorato il mio personale è il risultato più importante al quale potessi ambire – afferma la campionessa ‘di cui sopra’, Nunzia Gammella -, anche perché per certi versi inaspettato, in quanto non credevo di poter chiudere il percorso di Collepasso, nel Leccese, nel tempo di un’ora e 43’, in considerazione anche di come si era messa la gara”. Nunzia Gammella scende più nel dettaglio: “Prima della partenza mi ero posta come obiettivo di attestarmi su un tempo di un’ora e 45 minuti. Durante la gara il mio tempo di media oscillava tra un’ora e 40’ e un’ora e 45’, potevo già ritenermi soddisfatta. Ho mantenuto un passo costante fino alla fine e, nonostante un calo fisico dovuto alla stanchezza verso il ventesimo chilometro, sono riuscita a chiudere con un tempo inferiore a quello che mi ero prefissata”. Una soddisfazione che ripaga dei tanti sacrifici quotidiani. Invitiamo l’atleta battipagliese a raccontarci una sua giornata tipo: “Mi alleno sei giorni su sette. Quando vado a correre mi sveglio la mattina alle 5; per andare in bici, invece, metto la sveglia alle 4,30. Quattro volte a settimana l’allenamento si raddoppia, perché aggiungo il nuoto alla corsa o alla bici. Il week end lo trascorro ad allenarmi o a gareggiare da qualche parte”. Tutto ciò senza trascurare l’attività principale: il lavoro. “L’allenamento del mattino si conclude inevitabilmente alle 7.30, perché poi devo correre in ufficio e sfrutto la pausa pranzo per andare a nuotare. Diversamente non potrei fare, poiché all’uscita dal lavoro non ci sono le condizioni per potermi allenare”. Tutti questi sacrifici per assecondare una grande passione. “I sacrifici sono ben ripagati dai risultati – evidenzia Nunzia -. Pensa che ho iniziato a pedalare solo nel 2013 e l'anno dopo ero ero già campionessa regionale di mountain bike, poi ho deciso di confrontarmi ulteriormente con me stessa e ho alzato la fatidica asticella, passando al Triathlon”. E anche in questa disciplina non sono mancate le gioie: “La mountain bike è oramai quasi solo un ricordo – afferma Gammella – quest’anno ho gareggiato in una sola competizione, il Gran fondo dei Saraceni, per giunta classificandomi al primo posto nella mia categoria, poi tanto trail e corse a piedi”. Il Triathlon resta, però, il tuo piatto forte. “Sono passata a questa disciplina, come dicevo, solo da due anni. Quest’anno ho gareggiato alla manifestazione di Trentova, la Sprint 30eggs, organizzata dalla società alla quale sono affiliata, l’Aurora Triathlon, classificandomi prima assoluta”. Non un risultato fine a se stesso, poiché, già in precedenza ti eri fatta notare. “Lo scorso anno, a Roma ho vinto la Slot, cioè mi sono guadagnata un pass per i Mondiali 70.3, quelli che si disputeranno in Slovacchia a Giugno del 2019. Nel frattempo ho vinto il Challenge Venice, categoria S4 Iron man, consistente 3,8 km a nuoto, 180 km in bici e 43 km di corsa, praticamente il doppio della fatica che mi attenderebbe in Slovacchia l’anno prossimo”. Perché usi il condizionale? “La mia partecipazione ai Mondiali non è affatto certa, tutt’altro – afferma la triatleta battipagliese – purtroppo il mio sport resta nel novero delle discipline amatoriali e, come accade per le gare in Italia, anche per le competizioni all’Estero è l’atleta che deve provvedere a tutte le spese. E io – prosegue Nunzia – al momento non sono nelle condizioni di potermi permettere il viaggio in Slovacchia. Per questo sono alla ricerca di uno sponsor che mi copra almeno la metà della spesa. I tempi sono ristretti, perché devo pianificare non solo la logistica ma, soprattutto, gli allenamenti in vista di questa manifestazione, che durerebbero almeno sei mesi”. In cifre fanno 600 euro, ecco a quanto ammonterebbe la sponsorizzazione che porterebbe Nunzia Gammella dritta ai Mondiali di Slovacchia del prossimo giugno. Chissà che non ci sia un’azienda battipagliese disposta a dare una mano a una sportiva a “trenta carati” come la nostra Nunzia Gammella!
Paolo De Vita