Paola Ferrari Calabro "atto secondo"!
Dopo il match di coppa, gli sportivi del Palazauli hanno avuto l'occasione di ammirare all'opera, anche in campionato, la prestigiosa cestista italo - paraguaiana che, nei programmi della società del presidente Rossini, dovrà trascinare la Omeps Afora Givova Battipaglia alla promozione in serie A1!
Per intanto, la nuova esterna della compagine battipagliese si è fatta apprezzare per la professionalità e la dedizione al lavoro mostrate fin dal primo allenamento che, in campo, si sono tradotte in punti sonanti, assist e giocate di pregevolissima fattura.
Insomma, possiamo essere facili profeti: a Battipaglia è arrivata davvero una fuoriclasse!
La Omeps Afora Givova Battipaglia vede, così, incrementare enormemente le proprie azioni in chiave playoff!
Per i cultori del mondo social c'è un dato che può rendere chiaramente l'idea dell'importanza di questa cestista, anche sotto il profilo della sua popolarità: è, infatti, seguita su Instagram da ben 48200 followers!
Grazie all'ausilio dell'ufficio stampa del club biancarancio, abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con Paola Ferrari Calabro prima della ripresa degli allenamenti settimanali.
Sei reduce dalla tua prima partita nel campionato italiano. Ti sei divertita?
"Si, certo e molto! A differenza della gara di Coppa Italia, nella quale ero stata impiegata in precedenza, quando sono scesa in campo con soli due o tre allenamenti effettuati con le mie nuove compagne di squadra, contro l'Azzurra Roma ho affrontato l'impegno avendo più confidenza con tutto l'ambiente. Quindi confermo che mi sono divertita tantissimo ed è stata certamente un'altra cosa!"
Che differenze hai trovato tra la gara giocata in Coppa Italia e questa di campionato?
"In Coppa Italia abbiamo affrontato una squadra dell'altro girone di serie A2, certamente molto preparata, in non perfette condizioni, per via degli infortuni di alcune delle nostre giocatrici. Inoltre, come ho già detto prima, io ero arrivata a Battipaglia solo da pochi giorni. L'avessimo giocata anche solo una settimana dopo - afferma convinta Paola Ferrari Calabro - la partita con Udine l'avremmo certamente vinta. In campionato, invece, è stata tutta un'altra cosa, non solo perché ho avuto più tempo per conoscere le mie compagne, ma soprattutto perché abbiamo recuperato giocatrici importanti come Seka e Cutrupi. Insomma, c'erano condizioni migliori per affrontare Roma, e in campo si è visto!"
Sei una giocatrice d'esperienza e dal sopraffino bagaglio tecnico, cosa può fare la squadra di Battipaglia per farti esprimere al massimo delle tue potenzialità?
"Come cestista mi propongo sempre degli obiettivi - premette Paola Ferrari Calabro - Ad esempio, sono qui a Battipaglia per andare in A1. Per questo, più che chiedermi cosa può fare la squadra per me, sono io che devo mettermi a disposizione delle mie compagne e trovare prima possibile l'alchimia tra me e loro per rendere più competitiva la squadra, perché possa esprimere il miglior basket possibile"
Mi racconti delle tue origini italiane?
"Molto volentieri - si illumina il viso di Paola a questa domanda - Mio nonno, originario di Roma, si trasferì in Paraguay quando mio padre aveva solo otto mesi! I miei nonni, quando ero bambina, mi hanno sempre cucinato piatti italiani, soprattutto la pasta, e parlato in italiano. Purtroppo, quando sono morti, circa venti anni fa, ho perso l'abitudine di parlare in italiano e mi rammarca tanto non conoscere la lingua della mia famiglia (in realtà Paola capisce la nostra l'italiano ma non lo parla, ndr). Mio padre, che vive attualmente a Roma con la famiglia, è un italiano in tutto e per tutto, è imperniato delle cultura italiana, ed è uno chef che fa un'ottima cucina italiana".
A giudicare dal tuo curriculum hai giocato davvero ovunque ma, incredibilmente, mai in Italia. Questa esperienza ti sarà utile anche per rinsaldare e riscoprire i legami con la terra di origine della tua famiglia?
"In venti anni di basket professionistico ho davvero giocato ovunque: Spagna, Grecia, Francia e in tanti altri posti, mi mancava proprio l'Italia! Quando ho comunicato la notizia alla mia famiglia sono stati felici ed orgogliosi per questa graditissima opportunità e mi hanno spronato ad accettare la proposta di Battipaglia! Più volte in passato - rivela l'esterna italo - paraguaiana - ho avuto l'occasione di venire a giocare in Italia, ma ero impegnata in Spagna, in un campionato più importante e in squadre di altissimo livello. Quindi non se n'è fatto niente. Ora sono qui a Battipaglia e posso, finalmente, coronare questo sogno!"
Chissà che Paola non coroni anche il sogno dei tifosi biancarancio che sognano la serie A1!
Paolo De Vita
Credit photo: Carlo Ferrara