Virginia Galbiati, guardia classe 1992 di 173 cm di altezza, è uno dei volti nuovi della Omeps Battipaglia edizione 2019-20. Reduce da una stagione divisa a metà tra la serie A1 della Geas Sesto San Giovanni e la serie A2 dell’Alpo, la cestista nata cestisticamente a Biassono e con due finali scudetto nel suo personalissimo curriculum inanellate a Ragusa, è a Battipaglia per rilanciare la sua carriera e, con essa, le sorti della squadra del presidente Rossini.
Virginia, mancano poco meno di due settimane all’inizio del torneo di A1, il sesto consecutivo dell’Omeps Battipaglia in massima serie, come sta la squadra e come stai tu. “Io sto abbastanza bene, la squadra sta benone. Certo, i ritmi di lavoro si sono fatti sentire – afferma Galbiati – ma ora le gambe procedono più spedite e anche in campo riusciamo a mettere in pratica quello che il coach ci chiede in allenamento. Quindi, nel complesso direi tutto bene”.
Qual è l’obiettivo stagionale tuo e della squadra. Cerchiamo di andare un po’ oltre la salvezza! “Il mio obiettivo è semplicemente quello di fare un buon campionato. Ho avuto un anno un po’ complicato e quindi punto ad aiutare la squadra il più possibile. Per quanto riguarda la squadra nel suo insieme, invece, puntiamo ad ottenere una salvezza quanto mai tranquilla”.
Proprio perché sei reduce da una stagione un po’ travagliata, quest’annata in maglia Omeps Battipaglia si preannuncia molto importante. Tu come te l’aspetti? “Quest’anno mi aspetto molto semplicemente che col lavoro, un ottimo allenatore come il nostro e in un ambiente tranquillo come questo di Battipaglia, io possa far vedere quello che posso dare in serie A1”, risponde risoluta Virginia Galbiati.
All’interno del roster farai parte, assieme a capitan Tagliamento, Nori e le tre straniere, del gruppo delle esperte che farà da chioccia alla folta nidiata delle più giovani. “Sì, è proprio così – conferma Galbiati – Nonostante non abbiamo più di 23 o 24 anni a testa e non siamo quindi delle veterane nel vero senso del termine e non abbiamo tutta questa esperienza da vendere, faremo da chioccia al gruppo delle under, tutte ragazze tanto vogliose di crescere e che noi aiuteremo il più possibile”.
In quest’ottica, l’obiettivo è far sì che quando dovranno sostituirvi la squadra biancarancio non accusi più di tanto la differenza. “E’ proprio quello che, sostanzialmente, ci chiede coach Orlando. Poiché la squadra non è lunghissima a livello di senior ed è quindi inevitabile l’avvicendamento con le più giovani, l’intento sarà quello di evitare che cali la qualità del nostro gioco”.
Giovanni Salerno