Tra le protagoniste della convincente, quanto meritata, affermazione sul campo del San Salvatore Selargius per 59-50, che consente alla Omeps Afora Givova Battipaglia di conservare, seppure in nutrita compagnia, la testa del girone B di A2, c'è stata anche Federica Chiovato.
La giovane guardia battipagliese (ha compiuto 18 anni da pochi giorni), entrata a partita in corso, ha messo subito la sua firma sull'incontro siglando una tripla. Alla fine saranno 6 i punti personali segnati in 16' di utilizzo, che ne fanno la giocatrice, proveniente dalla panchina, più utilizzata da coach Maslarinos nella trasferta sarda.
"Mi ha fatto molto piacere essere stata utilizzata già a partire dal primo quarto, perché ho avuto la sensazione che il coach si fidasse di me. Infatti, contro Selargius mi ha fatto giocare molto - evidenzia Federica Chiovato - Questa cosa, assieme alla tripla che ho realizzato quando sono entrata in campo, mi ha dato la spinta per giocare sempre meglio. O, per lo meno, io ho dato il massimo che potevo per dare il mio contributo alla vittoria della squadra".
La vittoria in terra sarda vi conferma alla testa della graduatoria e il doppio turno casalingo che vi attende con Savona e Matelica potrebbe consentirvi di consolidare il primato.
"Premesso che siamo davvero un bel gruppo e formiamo una squadra che sta migliorando gara dopo gara, credo che dobbiamo andarci cauti con questi giudizi. Il campionato è molto equilibrato - sottolinea Chiovato - e tutte le squadre sono nelle condizioni di prevalere sull'altra. Detto, quindi, che dobbiamo scendere in campo rispettando la squadra avversaria di turno, dobbiamo profondere il massimo impegno per vincere le partite. Credo, comunque, che possiamo battere entrambe".
Preso atto che la nostra Federica Chiovato è, nonostante la giovane età, una ragazza molto giudiziosa, le chiediamo di illustrarci le differenze tra i campionati under, ai quali è abituata, e la serie A2, nella quale ha esordito già l'anno scorso.
"Nelle gare dei campionati giovanili possiamo giocare con maggiore libertà perché ci misuriamo con coetanee non sempre preparate. In serie A2, invece, il tasso di difficoltà cresce notevolmente perché spesso ci troviamo di fronte giocatrici più grandi e, semmai, anche con esperienze in categorie maggiori. Nonostante tutto - prosegue Federica Chiovato - se l'allenatore ti manda in campo non puoi perderti in queste considerazioni e devi pensare solo a giocare indipendentemente da chi ti trovi di fronte".
Sei a Battipaglia già da diversi anni. E l'andirivieni quotidiano da Baia è, forse, solo uno dei tanti sacrifici ai quali ti sottoponi. In considerazione di questo, cosa ti aspetti dalla tua corriera?
"Credo che i sacrifici si fanno quando si ha piacere di fare qualcosa, indipendentemente dagli eventuali benefici futuri. Per quanto mi riguarda, sono ben contenta di venire a Battipaglia perché mi trovo molto bene in questo ambiente e nella squadra. Poi, è ovvio, che anch'io ambisco a costruirmi una carriera nel basket, ma ci terrei a mantenere intatto, e questa è una condizione essenziale, il piacere di giocare che ho sempre avuto fin da bambina, perdessi questo, non avrebbe alcun senso continuare, in qualsiasi categoria".
Che dire, chapeau, Federica!
Paolo De Vita