È durata un giorno la crisi tecnica della Battipagliese. La dirgenza bianconera, infatti, preso atto delle dimissioni di Fiorello Lerro arrivate nella mattinata di lunedì, il giorno successivo ha annunciato l'accordo con Massimo Mastrangelo.
Un nome tutt'altro che inedito, visto che il tecnico di Battipaglia era già stato avvicinato l'estate scorsa dalla nuova dirigenza e, inoltre, ha ripreso a circolare anche nella settimana che precedette la gara, poi vinta, col Campagna.
Ora è realtà: Massimo Mastrangelo è il nuovo allenatore della Battipagliese!
Quella di domenica, sul campo della Pro Colliano, non sarà, comunque, la sua prima panchina con la Battipagliese, poiché Mastrangelo, all'epoca direttore sportivo della Battipagliese, fu chiamato a dirigere la compagine battipagliese in due occasioni, nel campionato di Eccellenza 2008-09, in seguito alla scomparsa improvvisa del presidente Caponigri e alle dimissioni dell'allenatore e di tutti gli altri dirigenti.
Per la cronaca, con Mastrangelo in panchina, quella Battipagliese ottenne due vittorie contro Agropoli (3-0) e Striano (4-1 esterno).
A distanza di 14 anni Mastrangelo torna a legare il suo destino professionale alle zebrette.
Ecco come ha risposto alle nostre domande veicolate dall'ufficio stampa della società.
Martedì ha diretto il suo primo allenamento. Qual era il morale della squadra, reduce dalla sconfitta con l'Atletico Pisciotta, e cosa ha detto ai suoi nuovi giocatori?
"La sconfitta con il Pisciotta bisogna immediatamente archiviarla e smaltirla, pensando solo ed esclusivamente a lavorare perchè è l'unico modo per ripartire".
Lei era nell'elenco dei papabili a ricoprire l'incarico di tecnico della Battipagliese già la scorsa estate, quando si insediò l'attuale società. Invece arriva in bianconero solo a gennaio, cosa cambia nell'organizzazione complessiva del suo lavoro?
"Riparto sicuramente dal buon lavoro fatto in precedenza e credo bisogna soprattutto lavorare sul morale essendo certo del valore tecnico della squadra. C'è sicuramente tanto da fare per migliorare ancora, ma sono fiducioso. Subentrare non è mai facile nè lo preferisco, ma è già successo qualche volta e, fortunatamente, è andata bene".
A mercato autunnale oramai chiuso, non potendo chiedere alla società nuovi rinforzi, crede di cambiare il modulo tattico della squadra, se lo riterrà opportuno?
"Si valuteranno i calciatori a disposizione, anche se gran parte della rosa la conosco, e sarà scelto il modulo più adatto alle caratteristiche con il punto fermo di trovare un equilibrio di squadra che credo è alla base dei risultati in ogni squadra".
Domenica è atteso da un debutto "morbido" visto che affrontate, seppure in trasferta, il fanalino di coda Pro Colliano. Poi vi attende una vera e propria escalation di scontri diretti. Ci sta già pensando?
"Ora, con 5 punti di distacco dalla prima, bisogna solo pensare di partita in partita essendo tutte fondamentali. Certo, avrei preferito avere piu tempo per lavorare, però sono sicuro che ci faremo trovare pronti".
Ancor prima che da neo allenatore della Battipagliese, da sportivo e cittadino di Battipaglia, posso chiederle una spassionata opinione sulla situazione degli impianti sportivi cittadini?
"Sicuramente è uno dei fattori più penalizzanti per la squadra e la società che fa enormi sforzi per colmare quella che è un grande lacuna. Pensare che nei dintorni piccole realtà dispongono di impianti nuovi ed accoglienti onestamente deve far riflettere e diventa demotivante soprattutto per la gente. Battipaglia per tradizione, blasone e, soprattutto per i tifosi, merita ben altro".
Paolo De Vita