La Leaving Sporting Club Battipaglia è stata promossa nel campionato di serie C2 di Calcio a 5!
Questo è quanto ha decretato il campo di gioco del PalaPuglisi di Battipaglia, dove la squadra diretta da Luca Tenaglia ha superato nella finalissima di play off la Real Moio Agropoli per 3-0, grazie alle marcature di Andrea e Stefano Tenaglia e di Santaniello.
Chiuso il campionato di serie D al secondo posto, i battipagliesi si sono imposti in semifinale contro il Sala Consilina per 7-4 e poi, appunto, nella finalissima del PalaPuglisi ai danni del “quintetto” agropolese.
Il Leaving Sporting Club Battipaglia, al suo primo anno nel mondo del calcio a 5, ha subito assaporato la gioia di una promozione a un anno di distanza da quella conquistata sulla terra battuta del Sant’Anna nel campionato di II Categoria.
“E’ una grande gioia oltre che essere una soddisfazione enorme – afferma a fine gara l’allenatore del Leaving Sporting Club Battipaglia, Luca Tenaglia – avevo molta fiducia in questa squadra, ma mai mi sarei immaginato che saremmo arrivati così lontano. Devo ringraziare i miei ragazzi, perché mi hanno seguito fin dal primo giorno. Le difficoltà sono state tante, anche riguardo alle strutture sportive, ma siamo riusciti a superarle tutte, e ora ci godiamo questo meritato trionfo”. Le statistiche dicono che in sei anni di attività agonistica tra calcio a undici e futsal, questa società ha conquistato la bellezza di cinque promozioni. “Gli elementi che si sono messi a disposizione a inizio anno già li conoscevo – evidenzia coach Luca Tenaglia – e avevo ampie garanzie sul loro conto. Dal canto mio, ho integrato il gruppo con alcuni giocatori che venivano dal fusa, come me, e abbiamo creato un mix tra esperti del calcio a cinque e calciatori che venivano dal calcio a undici tanto vogliosi di fare bene, e abbiamo raggiunto un risultato strepitoso”. Adesso il meritato riposo, e poi? “Poi si vedrà, adesso ci dobbiamo solo godere questo successo, staccare la spina, perché la tensione è stata altissima soprattutto nelle ultime settimane e poi parleremo con la società”.
Giovanni Salerno
