Tra i circa 80 partecipanti ai campionati italiani di Kettlebell, in programma domenica 7 ottobre a Vanzaghello, in provincia di Milano, ci sarà anche il battipagliese Giuseppe Rizzo (nella foto, mentre si allena con i Kettlebell), portacolori del Cus Caserta. Il 32enne battipagliese, dopo un anno di allenamenti sotto la direzione dell’istruttore ucraino di fama internazione, Oleh Ilika, prenderà parte per la prima volta a una competizione nazionale riservata a questo sport. La disciplina prende il nome dall’attrezzo stesso, il Kettlebell appunto, che può avere un peso di 16, 24 o 32 kg ed essere sollevato in modi diversi. Incarichiamo proprio il nostro Giuseppe Rizzo di spiegarci più nel dettaglio il tipo di disciplina che lo vedrà gareggiare per il titolo nazionale. “Io parteciperò al Biathlon, cioè gareggerò con un kettlebell da 24 chili a due differenti specialità, lo slancio e lo strappo. Con questo strumento dovrò effettuare, nei dieci minuti di tempo che mi sono concessi, il maggior numero di ripetizioni prima di slancio e poi di strappo. La classifica finale sarà stabilita sommando il numero di ripetizioni ottenute nelle due specialità”. Al suo debutto assoluto nei campionati italiani di Kettlebell, Rizzo si è prefisso di raggiungere un suo personalissimo obiettivo: “Indipendentemente da come mi classificherò, mi prefiggo di toccare almeno le 90 ripetizioni di slancio e le 130 di strappo. Ma, al di là dell’aspetto prettamente agonistico, la cosa che più mi preme è quella di confrontarmi per la prima volta da quando pratico questo sport in una competizione ufficiale, mettermi alla prova, ed essere sottoposto al giudizio dei giudici”. Come sei arrivato a cimentarti in questa disciplina e cosa ti ha spinto a praticarlo in maniera agonistica? “Sono da sempre un appassionato e praticante sportivo. Da ragazzo ho fatto prima calcio e poi nuoto da agonista e da semplice praticante, pesistica, pugilato e arti marziali – premette Rizzo -. Mi sono avvicinato al Kettlebell, perché ho potuto apprezzare i tanti benefici che aveva sul mio corpo semplicemente utilizzandolo nei miei allenamenti. Poi, durante uno dei miei tanti corsi di formazione professionale, ho conosciuto degli atleti già impegnati in questa disciplina e ho deciso di seguire un corso di istruttore di secondo livello di Kettlebell. Da qui l’interesse, la passione e l’applicazione rispetto a questo sport mi hanno portato fino a gareggiare ai campionati nazionali”.
Paolo De Vita