L’imminente campionato di serie C regionale di rugby vedrà ai nastri di partenza anche la compagine battipagliese dell’Hydra Rugby Club. Costituitasi solo lo scorso maggio, il sodalizio presieduto dal giovane Tullio Panico, ingegnere 33enne, dopo l’affiliazione alla Federazione si è iscritta anche al campionato di serie C, ed è stata inserita nel girone B comprendente anche le squadre di Avellino, Rende, Zona Orientale Salerno, Partenope Napoli, Spartacus Caserta e Baliano Tiles Angri. Proprio la squadra di Angri sarà la prima avversaria dei battipagliesi nel match in programma domenica 20 ottobre in campo avverso. Solo la primatista del girone B accederà ai playoff per la promozione in serie B. “Più che del match d’esordio o degli obiettivi agonistici, mi piace evidenziare le finalità che hanno portato alla nascita di questo nuovo sodalizio - afferma il presidente Panico che, assieme al vice presidente Pasquale Esposito, è anche un giocatore della squadra – Siamo un gruppo composto da quaranta ragazzi nati con il rugby e uniti da questo sport, che si è posto l’obiettivo di creare qualcosa di bello in città. Proprio perché proveniamo da una comune radice, per quanto così numerosi, ragioniamo con un’unica testa e agiamo in modo compatto. Proprio in quest’ottica, e nell’intento di creare qualcosa che vada anche oltre la pratica agonistica, tutti noi ci siamo iscritti all’Avis e diventando donatori di sangue”. Abbiamo, infatti, incontrato giocatori, staff tecnico e societario, proprio all’uscita dall’Ospedale di Battipaglia dopo il primo prelievo (la foto pubblicata li immortala con alcuni volontari dell’AVIS). Ma, al di là di questa lodevole iniziativa, c’è comunque un campionato da disputare. “In campionato cercheremo di fare del nostro meglio così come nella Coppa Campania ,che ci vedrà impegnati al termine del campionato stesso, ma le priorità sono altre – evidenzia il presidente Panico – prima tra tutte allestire un settore giovanile e crescere come sodalizio. Siamo nelle condizioni di fare entrambe le cose grazie al fatto che abbiamo la disponibilità del campo dell’Aversana tanto per gli allenamenti quanto per le gare casalinghe. Il campo dell’Aversana è di dimensioni regolamentari ed è in erbetta, quindi l’ideale per giocare a rugby. Giocheremo la prima gara casalinga il 3 novembre contro la Z. O. Salerno. Utilizzare un campo periferico, inoltre, ci permette di coinvolgere maggiormente gli abitanti del posto, cosa per noi molto importante. Per quanto riguarda, invece, la squadra che scenderà in campo, è composta da almeno 40 – 45 elementi con un’età compresa dai 18 al 35 anni provenienti da Battipaglia e dai paesi limitrofi: Montecorvino, Eboli, Campagna, Bellizzi e Contursi. Lo staff tecnico, poi, è di assoluto livello”. L’Hydra Rugby Club si avvale di ben due allenatori. “Il primo allenatore è un argentino,ma oramai battipagliese d’adozione, Lucas Ferrazza, l’allenatore degli Avanti è, invece, Mario Corvino. Vantano entrambi precedenti importanti come giocatori – evidenzia Panico – ma quello che più apprezzo è la loro grande conoscenza di questo sport. Ferrazza è, a mio avviso, è il più grande conoscitore di rugby in circolazione. Lo stesso Corvino ha accettato con grande entusiasmo di condividere il nostro progetto e, al di là, dell’aspetto tecnico è palpabile il loro impegno nel far crescere un gruppo già abbastanza consolidato di suo nel corso degli anni”. Ai due tecnici dedicheremo uno spazio a parte, la chiosa la lasciamo, invece, al vice presidente Pasquale Esposito, 26enne neo dottore in Economia: “Quello che mi ha convinto a far parte di questa società è stato il timore che tutto quanto fatto di buono l’anno scorso potesse finire in un sol colpo. Io sono cresciuto con i miei coetanei giocando a rugby – racconta Esposito - poi ho smesso negli anni dell’Università. Quando, ultimati gli studi, sono ritornato a Battipaglia per occuparmi dell’azienda di famiglia, è stato proprio il rugby ha farmi recuperare il contatto con la mia città. Per questa ragione, non potevo consentire che la tradizione di questo sport a Battipaglia finisse così all’improvviso e mi sono messo in gioco anche nelle vesti di vice presidente. Sono stati proprio i ragazzi a volermi in questo ruolo e gli sono grato, poiché vedo questa esperienza come uno specchio riflesso della realtà sociale e lavorativa di tutti i giorni. Un’esperienza unica. Essere circondato da tanti ragazzi che mi chiedono una mano è una sensazione bellissima”.
Paolo De Vita