Proseguono le iniziative intorno a “Padel nostro”
Il racconto del giornalista Petrucci ha superato le 500 copie
Continua il successo di “Padel nostro”, opera prima di Antonio Petrucci, giornalista milanese. Come è nata l’idea di questo libro? “L’idea l'ho avuta alcuni anni fa in Spagna, quando ho giocato casualmente a questo sport con alcune persone. Me ne sono innamorato, e da lì nel tempo ho spesso pensato all’idea di scrivere un racconto che parlasse anche del padel. E’ uno sport particolare. Si gioca solo in doppio, ha un punteggio uguale al tennis, le misure del campo sono inferiori. Si gioca con un vetro alle spalle, una griglia laterale, per cui è completamente diversa la tattica. E’ molto aggregante, ma non è così innovativo, essendo nato oltre un secolo fa. C’è molta curiosità intorno al padel, e nel 2020 ha persino superato le prenotazioni del calcetto in tutta Italia.” Di cosa parla il racconto? “Padel nostro è la storia di Paolo, quarantenne irrisolto che prova a mettersi di nuovo in gioco, dopo fallimenti personali e professionali. Lo farà attraverso intrecci e percorsi inattesi, che ne confermeranno il disperato bisogno di una rinascita, interiore prima ancora che sociale. Il libro sta avendo recensioni positive, e questo è molto incoraggiante.”
Ma i progetti intorno al progetto editoriale non finiscono qui, come ci spiega ancora Petrucci.
“Di recente, il sistema bibliotecario “Nord Est Milano”, che comprende 9 comuni della provincia di Milano, ha inserito il mio libro in catalogo, dando così la possibilità a tutti i cittadini del comprensorio, circa 180.000, di leggere il testo gratuitamente. Tale sistema si fonda su una convenzione tra 7 comuni della provincia. Sarebbe bello un domani avere la stessa attenzione anche dal comune di Battipaglia, città dove sono nato e ho vissuto fino ai 22 anni.
Credo che il rilancio della biblioteca sia un punto cardine per le iniziative culturali della città, sia come punto di aggregazione che come sede di progetti culturali.”
Ma le iniziative non finiscono qui, intorno a questo progetto editoriale. “Sì, stiamo anche lavorando, con alcuni amici che mi hanno aiutato in questa avventura, ad un audio-libro, per venire incontro alle necessità di ipovedenti e di persone in là con gli anni, che fanno fatica a leggere. Sarà così possibile ascoltare la voce di un attore che interpreterà il testo. Spero questa mia iniziativa incontri l’approvazione del pubblico, è un progetto al quale tengo molto”.