La Omeps Battipaglia è reduce dalla sconfitta esterna contro il Sanga Milano per 66-70, maturata negli ultimi minuti di gioco. Una battuta d'arresto che ha amareggiato l'ambiente battipagliese, non tanto per eventuali proiezioni di classifica, piuttosto premature dopo due giornate di campionato, ma per come la sconfitta è arrivata, dopo quasi 40' di sostanziale equilibrio.
"Se avessimo vinto l'incontro non avremmo rubato nulla - afferma il presidente Rossini - così come ci sta anche la vittoria del Sanga. Brava Milano quindi, un po' meno bravi noi perché, con un vantaggio di 5 punti a 3 minuti dalla fine, era quasi impossibile perdere e, invece, ci siamo riusciti!"
La compagine biancarancio ha potuto schierare Nbandu, assente contro Venezia, ma manca ancora di un play di categoria.
"È innegabile che necessitiamo di un play. Questo è certamente il nostro primo problema, il più grande, ma non certamente l'unico. Non vorrei che l'assenza di una titolare in quel ruolo possa essere utilizzato da alibi per mascherare altre difficoltà apparse chiare in queste prime gare ufficiali".
Il presente Giancarlo Rossini entra più nello specifico.
"Abbiamo provato a sopperire alla mancanza di un regista ruotando le più giovani in campo con risultati poco apprezzabili. Vorrei che fosse chiaro a tutte - si fa ancor più serio il massimo esponente societario biancarancio - che nulla è dovuto a nessuno. Non c'è giovane di questa squadra che, per diritto, deve giocare in A1. I minuti in campo vanno guadagnati con impegno, determinazione e intensità agonistica. Fattori che domenica, a Milsno, non si sono visti, soprattutto in fase difensiva, dove abbiamo affrontato le rivali con troppa sufficienza. Forse non è ancora chiaro che stiamo giocando in A1, ben altro campionato rispetto alla serie A2. Da domani in poi mi aspetto un approccio diverso in allenamento come in partita, da parte dalle mie ragazze".
Forse bisogna lavorare anche sul morale della squadra dopo la sconfitta di Milano.
"Non ho parlato con la squadra al termine della partita - precisa Rossini - perché l'esperienza mi insegna che non sarebbe servito, anzi. I problemi vanno affrontati a mente fredda e nelle dovute sedi da persone che conoscono l'ambiente e la pallacanestro".
Il problema dei problemi, insistiamo, è la mancanza di un regista.
"Ne siamo consapevoli - ribatte il presidente Rossini - e lo stiamo cercando da almeno un mese, in Italia come in Europa. Non negli Usa, perché abbiamo già sfruttato i due visti a disposizione. Play comunitario o italiano che sia, dovrà essere all'altezza della serie A1. Non prenderemo una giocatrice tanto per prenderla, deve fare a caso nostro. Inoltre, con i campionati iniziati un po' ovunque, è difficile trovare una ragazza ancora senza squadra. Se dovesse arrivare una comunitaria - puntualizza, infine, Rossini - conserveremo il nostro parco straniere. Ne avremo 5 in organico e coach Maslarinos deciderà, di volta in volta, quali convocare".
A proposito delle quattro straniere in organico, hanno avuto una partenza non molto propizia.
"Non poteva essere altrimenti visti i problemi di natura fisica che hanno avuto fino a poco tempo fa. La francese e la brasiliana si sono fermate in momenti diversi del precampionato. La stessa Ferrari ha avvertito problemi a una caviglia. Il pivot americano, infine, dovrebbe migliorare in quanto a mobilità sotto i tabelloni".
Sabato, alle 20, la Omeps Battipaglia è attesa dal debutto casalingo in A1 contro la corazzata Virtus Bologna.
"Così come con Venezia, la forza di Bologna non deve essere un alibi per affrontare demotivate la nostra prossima avversaria. Del resto - afferma Rossini - non ho mica chiesto di vincere tutte le partite! Quello che, invece, chiedo a staff tecnico e squadra è di affrontare Bologna, così come qualsiasi altra compagine, come se fosse un incontro da ultima spiaggia, cioè con tanta voglia, cattiveria e determinazione".
Paolo De Vita