Luigi Guzzo fissa le priorità della PB63: "Non ci bastano i playoff, vogliamo la serie C!"

La Omeps Ortopedia Medical Tech Agrivit Nuova CTA Battipaglia continua spedita la sua corsa verso i playoff del campionato di Divisione Regionale 1.
Un ulteriore passo, forse decisivo, è stato compiuto in seguito alla vittoria esterna contro l'avversaria diretta Folgore Nocera, nell'anticipo della quarta giornata di ritorno.
Un successo decisamente rocambolesco, se solo si considera che nel primo tempo i battipagliesi erano stati anche sotto di 20 punti!
Non si è trattato, però, di una coincidenza, poichè spesso, in questa stagione, i ragazzi di coach Vincenzo Della Pietra sono stati protagonisti di prestazioni contraddittorie.
Ciononostante, la quarta piazza del girone A è lì a confermare il valore della formazione battipagliese.
Da qui ai decisivi playoff la PB63 riuscirà ad avere un rendimento, soprattutto lontano dallo Zauli, più costante?
Ne abbiamo parlato con la guardia biancarancio Luigi Guzzo.

Con la vittoria di Nocera nel turno precedente di campionato, si è concluso con un bilancio più che positivo, di 3 vittorie e una sola sconfitta, la serie di scontri diretti di questo inizio di girone di ritorno.
"Sul piano numerico può essere un dato positivo, ma credo che bisogna considerare anche altro. Poiché noi non solo puntiamo ai playoff ma vogliamo anche vincerli - premette, senza mezze misure, Guzzo - dobbiamo necessariamente confrontarci con ciò che era la nostra squadra nel girone di andata. Per questo dobbiamo fare ancora molti progressi sotto l'aspetto mentale, perché non è possibile che quando giochiamo in casa siamo un gruppo granitico e in trasferta diventiamo tutt'altro. Ecco, su questo aspetto dobbiamo ancora migliorarci".

A proposito di questo, proprio nel match di Nocera abbiamo assistito a una prestazione double face della PB63: ad un primo tempo contratto e nervoso è seguita una ripresa giocata in modo più razionale e sciolto.
"È come se fossero scese in campo due squadre diverse, una nel primo e, l'altra, nel secondo tempo. La scossa è arrivata negli spogliatoi, durante la pausa, da parte di coach Della Pietra e capitan Ambrosano. Ci siamo detti che era una partita che non dovevamo perdere e siamo ritornati in campo con ritrovata calma e tranquillità".

Secondo te, a cosa è dovuta questa metamorfosi?
"Bella domanda... credo dipenda dell'inesperienza. Nella squadra ci sono giocatori con delle abilità tali che potrebbero far bene anche in categorie superiori. Il motivo per cui siamo ancora in serie D è, invece, legato all'aspetto mentale. Infatti - prosegue nella sua disamina Luigi Guzzo - non riusciamo ad avere quell'equilibrio nelle emozioni e quell'assenza di pensieri con cui un giocatore deve giocare. Se riuscissimo ad operare questo slancio, la serie D ci starebbe stretta. Quindi dobbiamo lavorare non solo per la squadra, per portarla quanto più in alto nei playoff, ma anche per salire di categoria. Almeno questo è il mio pensiero", conclude Guzzo.

Uno dei momenti clou del match di Nocera porta la tua firma: ben 11 punti segnati di seguito, nella seconda parte del terzo quarto, che hanno rimesso in parità la sfida!
"Credo che il termine più appropriato per definire lo stato mentale nel quale mi trovavo in quel momento, sia trascendentale! Devo imparare a portare la mente a quella pace, a quella concentrazione, a quell'equilibrio emozionale che c'era durante il terzo periodo della gara di Nocera. Se riuscissi a farlo già a inizio partita potrei, senz'altro, rendermi più utile alla squadra. Lo ripeto, ci stiamo lavorando e migliorerò anche in questo!".

A proposito del tuo ritorno a Battipaglia a campionato iniziato, come si sta svolgendo il tuo inserimento nei giochi di coach Della Pietra, dopo un primo momento di necessario ambientamento?
"Credo che Della Pietra sia davvero un buon allenatore, anche perché, a differenza dei suoi colleghi che, almeno io ho incontrato in queste categorie, ci fa giocare davvero liberi e con la possibilità di leggere le situazioni. Un fatto nuovo - evidenzia Luigi Guzzo - poiché solitamente i coach vogliono che si attuino unicamente gli schemi che ci vengono dati. Della Pietra, invece, ha uno stile nuovo, più fresco. Io penso di essere entrato nella sua ottica completamente. C'è voluto del tempo, ma ora mi trovo veramente bene, e penso che, con lui, possiamo puntare davvero in alto. Anche se l'ultima parola spetterà al campo di gioco!"

Domenica allo Zauli sarà di scena la Grizzly Pignola, terzultima in graduatoria. Un'occasione da sfruttare per continuare la marcia di avvicinamento ai playoff!
"Sarà un test anche sotto l'aspetto mentale. Se riusciamo ad approcciare le cosiddette piccole con la giusta mentalità, ci verrà un po' più facile farlo anche con le formazioni più forti. Non bisogna comunque mai sottovalutare nessuno, non sono io il primo a dirlo, e nemmeno l'ultimo".

Paolo De Vita

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