Il presidente della Treofan Battipaglia, Giancarlo Rossini, ha rilasciato un’intervista a Il Mattino di Salerno pubblicata giovedì 14 dicembre, di seguito riportiamo i punti salienti:
Il ritorno in biancarancio del play Elisa Pinzan: “Il suo è stato davvero un gradito ritorno. Elisa è sempre stata corretta nei nostri confronti non nascondendoci fin da subito la sua intenzione di volare negli Stati Uniti una volta superati gli esami per entrare nel Collage. Però resasi conto che non le sarebbe servito a molto iniziare la sua nuova esperienza a stagione in corso, ha deciso di ritornare a Battipaglia. Una scelta che ci ha fatto molto piacere, non solo perché si tratta di una giocatrice che ci sarà molto utile, ma soprattutto perché con questa scelta ha dimostrato di aver apprezzato il nostro ambiente. Ora mi auguro di rivedere all’opera la Pinzan di inizio stagione”.
Il mercato della squadra di A1: “La squadra va bene così, non credo, infatti, che l’acquisto di una giocatrice d’esperienza possa spostare i valori di questo roster. Io sono fiducioso nella salvezza diretta, senza playout o spareggio secco, l’importante è arrivare alla fase a orologio con almeno 8 o 10 punti in carniere, che potranno arrivare se giochiamo sempre con l’intensità e la cattiveria agonistica messi in campo contro Venezia”.
E quello del settore giovanile: “Il mercato delle squadre giovanili è sempre aperto e noi siamo attenti a valutare qualsiasi nuova opzione, in quanto vogliamo confermare il titolo Under 20 e proporci anche per la vittoria dello scudetto Under 18, le cui finali tenteremo di giocarle proprio allo Zauli”.
L’opinione di Rossini sulla squadra maschile. “Sono rammaricato per le troppe sconfitte arrivate al fotofinish, in particolar modo contro Patti e Isernia. I motivi, credo, siano diversi: forse ci manca un giocatore ma, soprattutto, siamo stati penalizzati dall’assenza di Di Capua e dall’inesperienza di molti elementi. Sono comunque fiducioso perché ora i ragazzi stanno dimostrando voglia di fgare e in palestra stanno lavorando davvero bene”.
Paolo De Vita