A margine della conferenza stampa di presentazione della Finale Nazionale Under 18, il presidente della Treofan Battipaglia, Giancarlo Rossini, si è soffermato sugli accadimenti della squadra maggiore e della compagine Under 20. Tutto ha inizio da due post pubblicati su facebook nei giorni e nelle settimane passate. “Per quanto riguarda la medaglia di bronzo conquistata dalla squadra Under 20, confesso di esserci rimasto molto male non tanto per il piazzamento finale, quanto dall’atteggiamento in campo delle giocatrici in occasione della semifinale persa contro Forlì. E’ vero – prosegue Rossini – che abbiamo affrontato quella manifestazione senza ben sei giocatrici, per altro tutte nel giro delle rispettive nazionali, e questo poteva sì compromettere la vittoria finale, perché non era affatto facile sostituirle, ma almeno mi aspettato che la squadra arrivasse in finale. Invece – chiude il presidente della Treofan –, le ragazze hanno segnato il passo al cospetto di Forlì mentre nella finale per il terzo posto hanno giocato da par loro per la medaglia di bronzo, che hanno facilmente conquistato. Ecco, questa differenza di impegno mi ha profondamente rammaricato. Ovviamente non intendo, per questo, ridimensionare il mio impegno per il settore giovanile. Quello è stato solo uno sfogo momentaneo. Chi mi conosce bene sa che ci tengo di più al vivaio che alla prima squadra”. L’altro post “incriminato” è più recente ed era indirizzato ad una giocatrice che lo ha profondamente deluso. Di chi si tratta? “Di Marida Orazzo – afferma Rossini -. Si tratta di una delusione cocente e senza rimedio alcuno. Io investo molto nei rapporti umani, soprattutto con chi ho visto crescere nel corso del tempo, e Marida è stata con noi a Battipaglia per sei anni. Le giocatrici – prosegue Rossini – possono anche decidere di andar via, ma mi aspetto da loro un comportamento corretto e leale. Quindi avrei preferito che Marida mi dicesse delle sue reali intenzioni per tempo, senza nascondermi nulla, ne prima, ne durante e ne dopo la sua trattativa”.
Paolo De Vita