Tra i fiori all’occhiello che la Polisportiva Battipagliese vanta, anche per quanto riguarda lo staff tecnico, spicca il giovane allenatore Nicola Amato. Da soli due anni inserito in pianta stabile nel “parco” allenatori della società biancarancio, coach Amato ha già toccato ragguardevoli risultati. A partire dal suo debutto in panchina. “Alleno per il secondo anno consecutivo la compagine maschile Under 14 con la quale, inaspettatamente, lo scorso anno siamo arrivati fino alla finale regionale, affrontata contro una squadra più preparata di noi, e con la quale quest’anno ci siamo fusi. In realtà – continua a raccontare coach Amato -, più del raggiungimento della finale in sé, l’aspetto più importante da evidenziare è stata la crescita della squadra come singoli e come gruppo. Risultato agonistico a parte, infatti, è la crescita della squadra l’aspetto che ci sta più a cuore”. La finale, seppur impari, è stata comunque combattuta fino in fondo. “Abbiamo iniziato davvero male – ricorda Amato -, poi abbiamo operato una bella rimonta ma, come amo ripetere, le rimonte alla lunga si pagano, e noi, infatti, non siamo riusciti ad andare oltre uno scarto al passivo di dieci lunghezze”. Un’impresa, quella di raggiungere la finale provinciale, che non è passata propriamente inosservata, visto che sei stato promosso alla guida tecnica della Rappresentativa provinciale. “E’ stata una bella soddisfazione soprattutto perché inaspettata – ammette il giovane trainer battipagliese -, in quanto si trattava di un gruppo che io non avevo mai seguito prima. Il Torneo delle Provincie, poi, per la prima volta ha avuto un percorso itinerante, quindi abbiamo potuto vedere all’opera i cestisti nati nel 2005 in varie occasioni per poterne apprezzare le qualità. Questo gruppo l’ho poi seguito anche nel successivo Torneo del Mediterraneo dove la nostra rappresentativa regionale è arrivata secondo perdendo solo la finale, di un punto, contro la Sicilia. Anche questa è stata una bella esperienza soprattutto se consideriamo che alleno solo da due anni!”. Quest’anno, poi, le cose vanno ancora meglio, poiché il tuo consolidato gruppo di Under 14 ha esordito in campionato con una striscia favorevole di 11 vittorie consecutive, lasciando i due punti in palio, per la prima volta, solo allaa dodicesima giornata. “Per riallacciarmi a quanto detto prima – attacca coach Amato -, sono contentissimo del percorso della squadra che alleno, non solo sotto l’aspetto dei risultati, che comunque servono perché stimolano i ragazzi a seguirti con più attenzione, ma perché noto che fanno tesoro dell’errore commesso e si pongono nella giusta maniera per evitare di ripeterlo. Inoltre, avere a disposizione venti ragazzi under 14 che si allenano sempre con grande intensità mi fa capire che ho a che fare con tutti elementi che vogliono davvero seguirmi. E poi – evidenzia coach Amato con ancora più soddisfazione – c’è un gruppo che va oltre la pallacanestro e io l’avverto come se fosse, per me, una seconda famiglia. Il mio lavoro, in prospettiva, è vedere questi ragazzi indossare la canotta di una squadra maggiore, meglio se quella del Battipaglia. Ma, qualunque essa sia, il mio orgoglio mi porterà ad avere un pizzico di presunzione nell’affermare che, forse, c’è anche un pizzico del mio lavoro in questi ragazzi diventati, oramai, dei veri atleti”. E pensiamo di poter dire che Nicola Amato è sulla buona strada!
Giovanni Salerno