La Omeps Battipaglia è uscita con l’onore delle armi al cospetto della quarta forza del campionato di serie A1, l’Elcos Broni, che è riuscita ad espugnare il Palazauli solo nei minuti finali per 72-80. Merito va alle sole sei giocatrici in organico che coach Matassini ha potuto utilizzare, a causa dei contemporanei forfait di El Habbab, Handy (influenzate), Mattera e Brown (infortunate), tutte sedute in panchina solo ad onor di firma.
Il capitano delle biancarancio, Stefania Trimboli, sottolinea la prestazione della squadra proprio alla luce di queste importanti defezioni.
Sinceramente sono rimasta molto contenta della prestazione di squadra, abbiamo avuto un impatto fin da subito abbastanza positivo e, nonostante le tante assenze, abbiamo dato tutte il nostro contributo. Anche Elena Sasso, per la prima volta in quintetto, per giunta giocando fuori ruolo, ha avuto un impatto fantastico. Ovviamente i tanti miss match fisici a tutto vantaggio delle ospiti c’erano tutti, ma noi – fa notare Stefania - li abbiamo limitati. Sono davvero fiera e contenta della squadra, perché abbiamo avuto una grandissimo cuore. Broni, però, favorita dall’esperienza e dai molti cambi, ha portato a casa i due punti”.
Tra tante giovani atlete impegnate sul parquet per così tanti minuti c’è solo l’imbarazzo della scelta.
“Non penso ci sia stata una compagna di squadra che ha reso più di ogni altra – precisa capitan Trimboli - perché, come ho già detto, Sasso ha avuto un impatto super, Cremona si è presa le sue responsabilità, Del Pero ha dato la carica a suon di triple, Simon, quando l’abbiamo cercata sotto i tabelloni, ha detto sempre la sua, Mataloni ha fatto le sue penetrazioni, quindi onestamente non elogerei nessuna in particolar modo. Dal momento in cui abbiamo iniziato a crederci di più la partita è iniziata ad andare nel verso giusto, però Broni da quarta della classe ha imposto il suo valore sul parquet”.
Certo, se la Omeps Battipaglia fosse scesa in campo senza defezioni sarebbe potuta finire diversamente.
“Con i se e con i ma non si va da nessuna parte – replica senza esitazione Trimboli -. Certamente con il roster al completo ce la saremo giocata di più ad armi pari. Dall’altra parte, però, bisogna considerare anche le assenze di un paio di giocatrici, Bonasia e Pavia. Ovviamente non potremo mai sapere come sarebbe andata a finire se fosse stata giocata con tutte le effettive da ambo le parti. Quello che, invece, mi sento di dire è che per l’impegno profuso in campo questa partita avremmo meritato di vincerla noi, perché abbiamo dimostrato di saper giocare ad armi pari con la quarta della classifica”.
L’ultimo intervento del capitano riguarda un auspicio.
“Oggi principalmente Sasso e Cremona, che fin qui avevano giocato di meno, erano chiamate a fare la loro parte e ci sono riuscite fino in fondo, dimostrando che le nostre piccole ci possono stare in questo campionato. Per questo mi auguro che da qui alla fine della stagione continuino a dare l’apporto che hanno saputo dare contro Broni”.
Giovanni Salerno