"Key Key dove sei?": la stucchevole litania ideata da un annoiato giornalista locale, è stata subito mandata agli archivi dalle ragazze dell'Omeps Battipaglia, che hanno reagito all'ennesima avversità stagionale andando a vincere sul campo del Costa Masnaga per 68-67. Con Mazza regista dal 1', in luogo della fuggiasca Houser, Jarosz e Ciabattoni hanno segnato con continuità, ma i punti, quelli decisivi, del finale, portano la firma di Mazza, autrice di una tripla, e di Cremona, andata a segno due volte dalla lunetta a pochi centesimi dal 40'. Ed è proprio con la giovane guardia biancarancio, già da quattro anni a Battipaglia, abbiamo celebrato il primo successo in campionato.
Hai messo la tua firma sul primo successo in campionato della Omeps, i complimenti sono d'obbligo...
"Io credo che la firma di questa agognata vittoria l'abbiamo messa come squadra, riuscendo a trovare finalmente al nostro interno una sintonia che abbiamo cercato per mesi e che finalmente ha dato i suoi frutti. Ognuna di noi ha dato il massimo".
Descrivici gli ultimi concitati, e quanto mai decisivi, secondi della partita dalla prospettiva della protagonista: dalla scelta di tirare dalla distanza, al fallo subito, fino ai tre tiri dalla lunetta che, sapevi, avrebbero potuto decidere il match.
"Sinceramente non mi ricordo tutto dell'azione che mi ha portato a prendermi quel tiro... Mi ricordo solo che ero consapevole che avrei dovuto tirare perché ormai il tempo era scaduto... Mi sono presa quel tiro e ho subito fallo, sapevo che quei tiri sarebbero stati determinanti ai fini del risultato...
Tutte le compagne che erano in campo mi hanno espresso tanta fiducia e tante parole di conforto, mi hanno tranquillizzata e mi sono presentata alla linea della carità il più concentrata possibile. Mi dispiace solo aver rischiato di rovinare tutto non colpendo niente nell'ultimo tiro, e perciò dando la possibilità di un'altra azione offensiva per Costa, che poi per nostra fortuna non si è concretizzata".
In questa squadra ci si aspetta molto dalle Under e tu hai dato una dimostrazione che su di voi, società e coach possono contare!
"Noi under siamo qui per imparare, per migliorare e per fare tutto il possibile per il bene della nostra squadra. Sappiamo di essere ancora acerbe sotto molti punti di vista, ma lavoriamo ogni giorno per cercare di superare i nostri limiti".
Infine, sotto l'aspetto più strettamente personale, cosa significa per te questa "ribalta", poiché sei considerata dai più una giocatrice con grandi mezzi, ma che sul campo un po' pecca in quanto a personalità!
"Come è noto non sono una persona che ama stare al centro dell'attenzione, sono riservata, al limite della timidezza.
Questo aspetto della mia personalità ha sicuramente rappresentato un ostacolo al mio percorso di crescita perché spesso mi ha limitato. Da anni 'lavoro' per migliorare e sabato credo di aver aggiunto un tassello importante a questo percorso di cambiamento personale".