"Semmai dovessimo andare in A2 lo faremo sul campo e a testa alta. Lotteremo ogni qualvolta scenderemo in campo contro qualsiasi avversaria. Altri verdetti non li accetteremo e farò di tutto per tutelare il mio club in tal senso". Questa è solo una delle tante dichiarazioni rilasciateci dal presidente della Omeps Battipaglia, Giancarlo Rossini, al quale non è andata giù la decisione di far disputare i playout. Vediamo perché: "le condizioni relative alla pandemia stanno mettendo sempre più in difficoltà l'intero movimento. Se lo sport deve essere un momento di svago, ora è solo motivo di paura. Per amore di questo sport - prosegue Rossini- abbiamo deciso a settembre di incamminarci verso la disputa del campionato, nella speranza di evitare il Covid. Ma nessuna squadra, purtroppo, ne è rimasta immune, fortunatamente senza grandi conseguenze. Ma ora è giunto il momento di mettere un punto definitivo". Perché proprio ora? "Perché il campionato è già stato falsato dalla mancata disputa di alcuni incontri. Pensate che cosa sarebbe potuto accadere se, ad esempio, Vigarano avesse giocato e vinto le ultime due partite... Perciò la sua retrocessione diretta lascia non poche perplessità. Per certi versi sarebbe stato meglio decidere la retrocessione diretta delle ultime due classificate. E poco importa se la seconda condannata alla retrocessione sarebbe stata la mia squadra che, al momento, non è proprio nelle condizioni di giocare i playout". Rossini entra più nel dettaglio. "Quanto parlo di torneo falsato mi riferisco, oltre alla classifica finale stilata tenendo conto di un numero diverso di gare disputate, anche alla nostra condizione sanitaria. La squadra è in quarantena dallo scorso 30 marzo per due casi accertati di Covid e siamo in attesa del terzo tampone negativo, previsto per il 16 aprile, per riprendere l'attività. Detto che è stato un anno difficile sotto il profilo psicologico anche perché è la terza volta che le ragazze sono costrette alla quarantena, c'è da dire che la prima gara di play out contro Lucca è in programma proprio in coincidenza dell'esito del nostro terzo tampone... quindi, come ci si organizzerà in considerazione che la gara non ci potrà, in alcun caso, essere data persa a tavolino e che bisognerà darci il tempo per acquistare un minimo di condizione per evitare problemi fisici dovendo giocare tre gare in una settimana?". Un modo per risolvere il problema alla radice forse c'era... "La Lega avrebbe dovuto riunirsi in assemblea e presentare al presidente della FIP una richiesta congiunta, che sarebbe stata vagliata dall'alto della sua lungimiranza". E, invece: "L'assemblea di lega non c'è stata. In questo modo - sottolinea Rossini- non è stata concessa la possibilità alle 14 società di serie A1 di discutere e di presentare una proposta unanime al presidente della FIP. Si è invece riunito il consiglio direttivo composto da soli 5 club che hanno semplicemente deciso l'alternanza degli incontri delle serie di playoff e playout e null'altro. Sarebbe stato più utile prendere decisioni per il bene di tutto il movimento invece di crogiolarsi nelle rispettive posizioni di comando. Le problematiche della massima serie sono ben altre che la disputa ad ogni costo dei playout. Discorso diverso per i playoff, visto che concorrono squadre che hanno investito per questo traguardo", rileva alfine Rossini. Prima o dopo, però, la Omeps BricUp Battipaglia dovrà tornare in campo per tentare di conservare la serie A1. "Lo farà con lo spirito che compete a chi gioca i playout. Lo faremo con il roster attuale. Le sfortunate coincidenze dovute allo stop forzato di fine campionato ci hanno impedito di tesserare un pivot della nazionale argentina che pure avevamo opzionato, e ora i termini per ulteriori ingaggi sono scaduti".
Paolo De Vita