È un Giancarlo Rossini con un diavolo per capello quello che appare in una intervista video pubblicata sulla pagina fb della Polisportiva Battipagliese. Al patron della Omeps BricUp Battipaglia non è andata giù la duplice fuga notturna delle straniere Paulina Harsler e Hember Melgoza, le uniche ancora rimaste in organico. Rossini non gli perdona le "modalità " dell'addio: sarebbe stato più dignitoso fare le cose alla luce del sole per rispetto della società e delle compagne di squadra, sostiene il presidente biancarancio. Non solo, perché il patron battipagliese questa volta annuncia battaglia in tutte le sedi legali opportune, italiane ed estere. Per un club come il suo, che ha sempre mantenuto gli impegni economici presi con i tesserati, non è possibile ricevere in cambio tale moneta. L'immagine della società va tutelata, anche nei confronti degli sponsor che in essa hanno creduto. Non solo, perché Rossini rimarca la vicinanza umana e le concessioni che le due atlete hanno ricevuto in momenti particolari della loro stagione (la pausa di una settimana ottenuta da Hersler di ritorno dalla Nazionale, e il viaggio in patria di Melgoza per curarsi dall'infortunio). Inoltre, non è passata inosservata da parte del presidente Rossini la tempistica della fuga, orchestrata immediatamente dopo il bonifico dell'ultimo stipendio... A Giancarlo Rossini i messaggi di scuse misti a gratitudine speditegli dalle due giocatrici nel cuore della notte, mentre si imbarcavano sui rispettivi voli, non sono bastati. Questa volta il numero uno del sodalizio biancarancio vuole andare fino in fondo e chiederà i danni ad entrambe per non aver tenuto fede al contratto firmato a suo tempo. Non è possibile, ha tuonato Rossini, non prima di essersi lasciato andare a una nota di rimpianto per le sue ex giocatrici di un recente passato, che i club siano in balia delle mutevoli volontà delle giocatrici straniere. Detto delle drastiche decisioni assunte da Rossini e della impossibilità di ciò che resta della sua squadra (inizialmente orfana anche dell'indisponibile play Moroni) di tentare di giocarcela ad armi pari con qualsiasi rivale dei playout, per quella che si annuncia la retrocessione più scontata di tutta la storia della serie A1, vale la pena di meditare su di un passaggio del messaggio di addio di Hersler rivolto alla società battipagliese. La lunga svedese rimarca il pericolo per la sua forma fisica, che non voleva correre per via degli imminenti impegni con la sua Nazionale, di tornare in campo dopo 20 giorni di totale inattività per giocare tre gare in una settimana, come previsto dal regolamento del primo turno di post season. Ecco, la giocatrice, come la sua collega fuggiasca, non sarà stata (per nulla) un esempio di professionalità, ma neppure Lega e Federazione in quanto a pressappochismo non hanno scherzato di certo. Per non dire dei motivi che, a monte (vedi le gare annullate per Covid), avrebbero consigliato di evitare lo stillicidio di questi playout.