In considerazione delle condizioni contingenti, culminate con la fuga delle due straniere superstiti, il presidente Rossini ha deciso di affidare la conduzione tecnica della Omeps BricUp Battipaglia, impegnata nei playout di A1 (domenica è attesa la visita di Lucca per gsra1), alla giovane Federica Di Pace, da un paio di stagioni assistent coach della prima squadra. Le abbiamo carpito le prime sensazioni "a freddo" al termine del primo allenamento. "Ho accettato questo incarico con l'entusiasmo che mi ha sempre contraddistinto e che sto cercando di trasmettere alla squadra. Per me rappresenta un privilegio e, al contempo, una grande responsabilità portare la squadra ad affrontare questa importante fase del campionato".
Hai appena diretto il primo allenamento da head coach. Cosa hai detto alle ragazze, qual è il loro stato d'animo e, soprattutto, la loro condizione dopo quasi 20 giorni di stop forzato? "Ho detto alle ragazze, ed é un po' quello che rispecchia anche la mia esperienza, che questa per loro deve rappresentare una grande opportunità per calcare un parquet di serie A1, seppure in una circostanza così delicata come la disputa di un playout. Per le ragazze che hanno avuto poco minutaggio rappresenta l'opportunità di mettersi ulteriormente in luce. Il loro stato d'animo è molto contrastante - evidenzia coach Di Pace - in quanto, se da una parte vi è la gioia di poter finalmente ritornare in campo e giocare gare di un certo calibro, dall'altro c'è tutta l'insicurezza di chi è chiamato immediatamente a giocare senza avere avuto il tempo necessario per prepararsi".
Il debutto su una panchina di A1 è sempre motivo di orgoglio, ma nella circostanza Battipaglia non aspetta altro che lo stillicidio dei playout finisca ancora prima di iniziare. L'esito è, purtroppo, annunciato...
"Non nascondo un certo orgoglio per il mio debutto - afferma con onestà Federica Di Pace- anche se avrei preferito esordire su una panchina di A1 in una situazione totalmente differente. Ad ogni modo, mi piace ricordare ciò che ci dice spesso il nostro presidente che, cioè, le gare vanno sempre giocate tutte fino in fondo, onorate, anche per rispetto dei nostri sponsor. Al di là del risultato, che può essere anche scontato, scenderemo in campo per divertirci mettendoci il massimo impegno".
Da vice di più di un allenatore passato quest'anno da Battipaglia, come hai vissuto questa balorda stsgione. Qual è il tuo pensiero su tutto quanto è accaduto anche sul fronte straniere. "Sono abituata a vedere sempre il lato positivo delle cose, quindi posso dire di essermi confrontata con allenatori diversi, ognuno dei quali mi ha mostrato un diverso modo di condurre gli allenamenti e di preparare le partite. Per quanto riguarda, invece, l'atteggiamento delle straniere - qui Di Pace si fa più categorica - da ex giocatrice non posso minimamente concepire come un'atleta possa abbandonare senza preavviso, non tanto dirigenti e allenatori, quanto le proprie compagne di squadra, con le quali si sono condivise importanti esperienze. Insomma, non riesco a darmi una spiegazione logica a tutto questo!"
Paolo De Vita