Il campionato di Terza Categoria sta per esprimere i suoi ultimi verdetti.
Dopo le promozioni dirette per le squadre capolista dei rispettivi gironi e, ora, il turno dei playoff stabilire i nomi delle compagini che accederanno in Seconda Categoria.
Nel girone B la Virtus Battipaglia, che ha chiuso in graduatoria al quinto posto, l'ultimo utile per accedere alla post season, affronterà, domenica, nel turno unico di semifinale, la Tempalta, seconda in graduatoria.
Per i battipagliesi è d'obbligo vincere per guadagnarsi un posto in finale; gli altri risultati, infatti, premieranno la compagine di casa, che vanta una classifica migliore.
Su come si sta preparando la Virtus Battipaglia a questo decisivo match di qualificazione abbiamo chiesto "lumi" al suo allenatore, Paolo Spinelli (nella foto).
.La Virtus Battipaglia è attesa sul campo del Tempalta con l'unico obiettivo di vincere l'incontro per raggiungere la finale playoff. Come si prepara questa gara sapendo che si deve vincere a tutti i costi?
"Con massima tranquillità dal punto di vista mentale e con le certezze acquisite in campionato dal punto di vista tecnico-tattico".
Avete conquistato i playoff precedendo in graduatoria, all'ultima giornata, il Ricigliano. È ancora presente in voi l'entusiamo per il bel finale di campionato ed, eventualmente, questo aspetto quanto potrà influire sulla vostra prestazione?
"L'entusiasmo è ancora presente soprattutto per i numeri espressi in questa fine di campionato. Sarà una delle componenti positive".
In che condizioni di forma si presenta la sua squadra a questo decisivo appuntamento stagionale?
"Stiamo in buone condizioni fisiche e mentali - rassicura mister Spinelli - pronti a dare il meglio come abbiamo fatto in tutto l'anno calcistico".
Che tipo di avversaria è il Tempalta, anche in virtù dei due precedenti in campionato, compagine uscita alla distanza nella lotta al primato, che poi ha arriso al Serre?
"Il Tempalta è una squadra forte e organizzata che si è rinforzata nel corso del campionato. Sarà una bella partita combattuta da entrambe le parti".
Giovanni Salerno