Si sapeva già, alla Battipagliese nessuno regala nulla e, anche a Mercato San Severino, se i ragazzi di mister Jury Calabrese volevano uscire vittoriosi, avrebbero dovuto affidarsi solo sulle loro capacità.
Ci sono andati vicino, soprattutto nella ripresa quando, centrato il pari, grazie al guizzo sotto rete di Buonocore, hanno fallito l'opportunità di capovolgere definitivamente il punteggio.
La Sanseverinese non ha regalato nulla, anzi, ha fatto rispettare il fattore campo, il suo migliore alleato della stagione, imponendo il pari anche alle zebrette dopo aver fermato, in precedenza, tutte le altre big del girone (ad eccezione della Virtus Stabia, uscita vincente dal 'Superga' alla seconda di andata).
Nella sua ultranovantennale storia, la Battipagliese aveva già, e ripetutamente, pagato dazio alla Sanseverinese, tanto in casa (la sconfitta del 10 gennaio 1965 pose fine all'imbattibilita' del Sant'Anna che durava dal 5 aprile 1959) quanto in trasferta, che le costarono la vittoria del campionato di Promozione, soprattutto nel corso degli Anni 60.
I bianconeri di mister Calabrese sono usciti almeno imbattuti dal terreno di gioco di Mercato San Severino dando continuità alla loro striscia positiva.
Il pari, però, non è bastato per tenere in corsa la Battipagliese per il primo posto. L'obiettivo è chiudere al terzo posto.
La squadra è sul pezzo, come ci conferma mister Calabrese (nella foto di Gerardo Di Franco, assieme al calciatore Cascone) nell'intervista che segue.
La Battipagliese è rimasta in corsa per la promozione diretta fino alla penultima giornata. In lei prevale la delusione per non poter più concorrere per il primo posto o la soddisfazione per il cammino compiuto in campionato dalla sua squadra?
"Noi veniamo da 21 risultati utili consecutivi: sono più di 5 mesi di lavoro intenso, in cui la squadra ha fatto grandi cose. A inizio anno nessuno scommetteva un euro su questo gruppo - afferma, senza troppi giri di parole, mistef Calabrese. - Abbiamo valorizzato tanti giocatori: i 7 gol di Buonocore (classs 2004) non sono un caso; i miglioramenti di Olmos e Lautaro sono sotto gli occhi di tutti, così come l'esplosione di Raiola e Manzo, due giovani di grande prospettiva.
Perciò nessun rammarico, abbiamo fatto qualcosa di straordinario".
Detto che la promozione non dipendeva solo dai risultati della Battipagliese, come motivera' i suoi ragazzi in vista dei play off?
"I miei calciatori per quanto detto prima sono già motivati, bisognerà solo essere concentrati ed avere fame".
Lei è alle prese con oggettivi problemi di organico già da alcune settimane. Come prevede di ovviare all'assenza del terzino Serna e a un risicato parco attaccanti, in occasione dei match da dentro o fuori che contraddistinguono i playoff?
"L'assenza di Serna e’ pesante, ma si sapeva già; cercheremo di ovviare diversamente: Discepolo e’ un’ottima soluzione, già ieri ha dato dimostrazione del suo indiscusso valore.
Per gli attaccanti non voglio far polemica".
A Mercato San Severino quanto ha influito sul risultato finale un primo tempo in cui la Battipagliese ha avuto difficoltà a prendere in mano le redini del gioco rendendosi davvero pericolosa solo nel finale di frazione?
"Ieri abbiamo subito un gol su corner, cosa insolita per noi, quindi dovremo lavorare di più su queste situazioni. Poi abbiamo avuto il dominio del gioco e il pari ci sta molto stretto. Basta vedere - rimarca Calabrese - il numero di palle gol avute".
Domenica il campionato si chiude col match casalingo con la Temeraria. Sarà l'occasione per concedarsi dal pubblico amico nel modo migliore e dargli appuntamento per il primo turno di playoff. A proposito, chi preferirebbe incontrare tra Atletico San Gregorio e Città di Campagna?
"Domenica e’ l'ultima della stagione, dobbiamo dare una gioia ai tifosi che anche ieri, per l'ennesima, volta non hanno potuto assistere alla gara, perciò giocheremo per loro. Non ho preferenze - continua il trainer battipagliese riguardo alla prima avversaria di playoff - sono tutte corazzate costruite per vincere il campionato. Noi vorremmo dare fastidio a tutte, che per budget ci sono nettamente superiori, ma nel calcio spesso i soldi non contano.
Io mi fido dei miei ragazzi".
Paolo De Vita