È tempo di playoff per la Omeps Ortopedia Medical Tech Agrivit Nuova CTA Battipaglia che, sulle ali di un avvincente girone di ritorno caraterizzato da 11 successi in 12 incontri disputati, ha chiuso il girone A di Divisione Regionale 1, al quarto posto.
Quello che, forse, più ha fatto sensazione, è stato il finale di campionato, che ha visto i battipagliesi aggiudicarsi quattro incontri concentrati in soli dieci giorni. Tra questi, anche il blitz sul campo della vice capolista Drangot Aversa.
Tutto questo, nonostante l'improvvisa crisi tecnica scoppiata in seguito alle dimissioni di coach Vincenzo Della Pietra, alle quali il presidente Rossini ha fatto fronte con l'ingaggio dell'esperto Rino Zagaria.
Ma non c'è tempo per guardarsi indietro: sabato la squadra battipagliese è attesa da gara1 dei Quarti di finale sul campo del Solofra, finita al terzo posto dello stesso girone dei biancarancio.
La parola ora passa a capitan Francesco Ambrosano, al quale affidiamo il compito di illustrare agli sportivi battipagliesi gli intendimenti della Omeps Ortopedia Medical Tech Agrivit Nuova CTA Battipaglia in vista dell'imminente post season.
Sei il capitano di una squadra che è stata rifondata in estate, rafforzata a campionato in corso e che ha visto cambiare la guida tecnica nelle ultime partite... ciononostante, anche quest'anno, la Omeps Ortopedia Medical Tech Agrivit Nuova CTA Battipaglia ha centrato il traguardo dei playoff!
"Partiamo dal presupposto che a inizio stagione avevamo l'obiettivo di arrivare tra le prime cinque del nostro girone - inizia la sua analisi capitan Ambrosano - e ci siamo riusciti, per giunta con largo anticipo, qualificandoci per i playoff! Abbiamo anche avuto la fortuna di aver incrementato e rafforzato il nostro roster con i rientri di Corvo e Borgia, che ci daranno una grande mano anche nella post season. Inoltre, è arrivato coach Rino Zagaria in sostituzione del dimissionario Della Pietra. Coach Zagaria ha avuto la sfortuna di arrivare a Battipaglia in un momento delicato - ricorda Ambrosano - perché dovevamo giocare 4 incontri in 10 giorni e, per questo, non ha avuto materialmente il tempo per lavorare solo sulla squadra. Ciononostante, ha saputo calarisi immediatamente in un campionato che non seguiva da tempo, rivalutare i giocatori a sua disposizione che, inevitabilmente, non erano più quelli che aveva diretto anni prima, ed è riuscito a fare tutto questo in tempi brevi e con ottimi risultati".
In considerazione di quanto avete espresso in campo, dell'imbattibilita' casalinga, dei dieci successi di seguito e delle undici vittorie nelle dodici giornate di ritorno, il quarto posto finale rispecchia il vostro reale valore?
"Col senno del poi, ti dico che potevwmo tranquillamente chiudere il nostro girone al secondo posto. Guardando al girone di andata, ci sarebbe bastato limitare i danni semplicemente non perdendo a Potenza, per arrivare al secondo posto. Tra le squadre del nostro girone che abbiamo affrontato, solo Maddaloni e Solofra ci sono davvero superiori. Non a caso - prosegue Ambrosano - Solofra è l'unica squadra ad averci sconfitto nel girone di ritorno, e a Maddaloni abbiamo perso alla prima giornata. Solofra ha diverse individualità di spicco e si è ulteriormente rafforzata a campionato in corso, invece, Maddaloni è capace di un ottimo gioco d'assieme".
A proposito di Solofra, sarà la prima squadra che affronterete nei playoff. Che serie vi attende?
"Sarà una serie difficile - chiarisce subito Ambrosano - che non ci vede partire da favoriti. Solofra è nel novero delle tre o quattro squadre che puntano alla promozione. Noi non abbiano questo obiettivo, ma siamo pur sempre un gruppo composto da undici giocatori tutti papabili ad un posto da titolare. Il campo di Solofra è tra i più difficili della Campania, lo sappiamo bene, ma nessuno parte già sconfitto, e noi vogliamo giocarcela fino in fondo. Nei playoff i valori si resettano, è quasi un campionato a parte, noi ci stiamo allenando duro, iniziamo questa serie fiduciosi delle nostre capacità e vediamo come andrà a finire!"
Sei, oramai, un giocatore di una certa esperienza ma, in passato, avresti mai immaginato di essere diretto in panchina da tua moglie, Federica Di Pace, come è accaduto lo scorso 17 marzo, in occassione del vittorioso march casalingo contro il Gaudianum, che vi ha, per altro, garantito l'aritmetica ammissione ai playoff?
"No, ovviamente non ho mai pensato a una simile eventualità! Quando, negli ultimi anni, c'è stato il rischio che potesse succedere, poi non se n'è fatto più nulla. Io credo che Federica sia una grande allenatrice, sia sul piano tecnico che caratteriale - afferma Francesco Ambrosano. - Certamente ci sono tanti allenatori migliori di lei, però vorrei spendere una speciale menzione d'onore per lei perché, contrariamente da ciò che si possa dire sul suo conto, è una persona che si preoccupa di tutti e tutte, tralasciando anche se stessa, e questo, a volte, fa arrabbiare anche me!
È stato emozionante essere gestito dalla propria moglie - prosegue il capitano della PB63 - credo che nel mondo sia capitato poche volte, se non mai. Federica si è comportata molto bene, nonostante ci conoscesse solo per averci visto giocare dagli spalti. Dalla panchina ci ha saputo gestire e motivare, giacché venivamo da una settimana molto complicata, conducendoci meritatamente alla vittoria finale!"
Paolo De Vita