Dell'ottima prestazione offerta contro Ragusa se n'è accorta anche la Lega basket Femminile, che l'ha inclusa nel quintetto ideale dell'ultima giornata di serie A1. Una soddisfazione come tante, per una giocatrice del calibro di Paola Ferrari, che di traguardi importanti nella sua prestigiosa carriera ne ha conquistati davvero tanti.
Quest'anno l'esterna italo - paraguaiana sta vestendo i panni della trascinatrice della Omeps Battipaglia verso la salvezza!
Un traguardo inedito per lei, abituata a giocare nelle migliori squadre europee e americane per vincere campionati nazionali e coppe internazionali, ma che Paola Ferrari ricopre con la consueta professionalità e umiltà, dentro e fuori dal campo.
L'intervista che segue è stata realizzata senza l'ausilio della traduzione dell'ufficio stampa della PB63, perché Paola Ferrari, in ossequio alle sue origini italiane, si è impegnata anche per imparare la lingua dei suoi avi!
Ecco cosa ci ha dichiarato!
"Essere entrata nella top five del campionato mi può far piacere, certo, ma per me era importante soprattutto vincere contro Ragusa. Il basket è principalmente uno sport di squadra e la vittoria è arrivata proprio perché la nostra squadra, tutta unita, ha disputato un'ottima gara e ha meritato la vittoria. Per quanto riguarda, invece, la mia persona - prosegue Paola Ferrari - ho sempre avuto chiaro che prima dell'atleta viene la persona. Io sono una cestista per non più di 4 ore, per il resto della giornata sono una persona che ci tiene ai valori della vita, dai quali non posso prescindere. Per me questa è stata una stagione inedita, molto difficile, ma c'è sempre molto da imparare. Penso che siamo molto vicine dal nostro obiettivo e questo mi rende davvero molto felice"
C'è voluta tutta la tua esperienza e il tuo carisma per trascinare Battipaglia al successo contro una squadra della caratura di Ragusa, al di là dei 22 punti personali messi a segno.
"Penso che le mie compagne ed il coach confidino in me per via della mia esperienza e della mia carriera. In un momento importante della partita, la sorte ha voluto che avessi tra le mani una palla decisiva e io ho saputo capitalizzarla segnando una tripla davvero molto pesante. Sono felice di come sono andate le cose in campo sabato perché, in fondo, lavoriamo sodo proprio per questo".
Quanto è importante l'apporto dato da Domenger, Smorto e Policari alla squadra?
"Domenger ha offerto un'ottima prestazione prima come regista e poi, nel finale, come tiratrice. Lei sa che abbiamo bisogno della sua aggressività in campo. Giovanna Elena Smorto ed Elisa Policari - prosegue Paola Ferrari - sono altre giocatrici fondamentali per noi, perché non solo sono essenziali nelle rotazioni, ma anche perché conoscono molto bene questo campionato. Grazie a loro tre, le nostre avversarie devono faticare davvero tanto se vogliono batterci. Fossero arrivate a Natale, la Omeps Battipaglia si sarebbe qualificata ai playoff. Di questo nesono certa"
Sembrerebbe che l'ultimo cambio tecnico, il quarto della stagione, non vi ha disorientato e già a Campobasso si è viato qualcosa.
"Quest'anno i cambi di allenatore si sono susseguiti uno dietro l'altro. Inizialmente la cosa ci ha disorientato - ammette la guardia della Omeps Battipaglia, - ma quando è arrivato Dragonetto, indipendentemente che sia il quarto allenatore dell'anno, ci siamo dette che il nostro unico obiettivo è la salvezza e il nostro compito è di lavorare il meglio possibile per conseguirla".
Ora c'è gara1 di playoff out a Faenza. Tu, in campionato, su quel campo non hai giocato, hai in serbo qualche sorpresa per il pubblico locale?
"Credo che ci aspetta una gara molto difficile e combattuta, che si disputerà in un palazzetto che non farà mancare il suo apporto alla sua squadra. In campionato - ricorda Paola Ferrari - non ho potuto giocare a Faenza, all'andata, perché ero indisponibile. Ci tengo tanto a giocare questa partita e sono molto carica".
Paolo De Vita