Buona la prima!
Anzi, oseremo azzardare, buonissima!
La Omeps Battipaglia si è imposta in gara1 della serie finale playout contro il Sanga Milano infliggendogli uno scarto di ben 21 punti (76-55 il risultato finale). Merito di una squadra, quella diretta da coach Dragonetto, che sul parquet si è mossa come un orologio svizzero. L'impatto sul match di Domenger e Johnson è stato di tutto rilievo, con la seconda che è riuscita a dare un valido contributo nonostante i falli a carico. Seka, Smorto e Ferrari sono cresciute alla distanza, così come è risultato decisivo l'apporto di tutte le giocatrici della panchina, in termini di intensità agonistica (Potolicchio, Policari e Yurkevichus) e punti (Mini, Milani e Chiovato).
Pochi gli spazi lasciati alle avversarie, mentre in attacco le battipagliesi si destreggiavano con regolare puntualità. Ne è venuta fuori una gara che già al 25' aveva espresso la sua virtuale vincitrice!
Può essere più che orgoglioso delle sue giocatrici, coach Dragonetto (nella foto di Carlo Ferrara, mentre da indicazioni durante un timeout) che dimostra di avere le idee chiare su come la Omeps Battipaglia affronterà anche gara2 in quel di Milano, mercoledì. Una partita che potrebbe valere la permanenza in A1 per le biancarancio!
Cosa rappresenta uno scarto di 21 punti in gara1 della serie finale di play out?
"Nei playoff, così come nei playout, lo scarto di punti - evidenzia coach Dragonetto - è solo in parte rilevante. Infatti, nella gara2 di mercoledi, a Milano, si ripartirà dallo 0-0. Oggi (ieri, ndr) abbiamo comunque dimostrato che sappiamo giocare una pallacanestro veloce ed intensa, a testimonianza che, probabilmente, questa squadra avrebbe meritato di raccogliere qualcosa in più nel corso del campionato. Grazie all'apporto delle rotazioni, siamo sempre stati all'altezza del compito, anche nei momenti importanti della sfida. Anche questo ci dà consapevolezza di aver giocato una gran bella gara!"
Rendimento offensivo, pur rimarchevole a parte, forse questa partita la Omeps Battipaglia l'ha vinta soprattutto in difesa!
"In chiave difensiva ho preferito partire con un quintetto un po' più basso. I falli che hanno condizionato la prestazione di Johnson e Yurkevichus - rileva Francesco Dragonetto - dicono molto su quanto abbiamo sofferto le lunghe avversarie. Ciononostante, le nostre esterne hanno fatto un gran lavoro in termini di pressione esercitata sulle dirette rivali per impedire a Milano una lineare circolazione della palla. Tutto ciò è certamente da ripetere in gara2, però ora bisogna azzerare tutto, prendersi un giorno di riposo per poi ritornare in campo, mercoledì a Milano, mettendo la stessa intensità e determinazione per chiudere definitivamente la nostra corsa verso la salvezza"
Un contributo importante è arrivato, come mai prima, anche dalla panchina.
"Avevo chiesto a tutte le ragazze che sono partite dalla panchina di mettere il loro personale mattoncino - rivela coach Dragonetto, - perché si sarebbe rivelato utile per la vittoria. E così è stato, poiché da tutte le mie giocatrici ho ricevuto solo risposte positive, a testimonianza che si tratta di giovani davvero interessanti. Sono tutte entrate in campo molto concentrate. Basti vedere Milani, oppure Mini che, entrata negli ultimi minuti del secondo periodo, ha segnato a freddo un canestro davvero utile in quel frangente del match. Ci ha dato, infatti, ulteriore fiducia per affrontare al meglio il secondo tempo che, grazie alla nostra voglia di vincere, si è rivelato praticamente senza storia. Questo ci ha consentito di gestire al meglio il nostro minutaggio".
L'affermazione in gara1 vi permette di mettere una seria ipoteca sulla permanenza in A1!
"Con questa vittoria l'ago della bilancia, è innegabile, pende dalla nostra parte. Per questo era importante iniziare la serie sul nostro campo. Se ciò è stato possibile - ricorda Dragonetto - lo dobbiamo alle nostre giocatrici che hanno conquistato la decisiva affermazione in campionato contro Ragusa. Il Sanga è con le spalle al muro e deve vincere assolutamente gara2 per portare la serie di nuovo a Battipaglia. Ma noi vogliamo chiuderla subito, e andremo a Milano per vincere! Per riuscirci sarà indispensabile non abbassare la guardia, giocare la nostra pallacanestro senza snaturarci e mettere sul campo la stessa intensità, attenzione e concentrazione delle quali siamo capaci!"
Paolo De Vita