Tra gli artefici "occulti" della permanenza in A1 della Omeps Battipaglia c'è, senza dubbio, il presidente Giancarlo Rossini.
Come l'Araba Fenice risorta dalle proprie ceneri, anche il massimo esponente societario battipagliese ha caparbiamente lottato per porre rimedio agli errori di inizio stagione allestendo, exnovo, un roster all'altezza della missione salvezza, riuscendo pienamente nell'intento.
Nell'intervista che segue, il presidente Rossini (nella foto di Carlo Ferrara scattata a Milano), come suo solito, si esprime senza troppi giri di parole su cosa si lascia alle spalle e su quanto ha in serbo per il futuro del suo club!
Chi la dura la vince, dice il proverbio. Complimenti, presidente Rossini, bisogna darle atto che lei ha sempre creduto nella salvezza e si è fattivamente prodigato per conquistarla!
"Siamo arrivati alla parte decisiva della stagione in un ottima condizione di forma e dopo aver potenziato il nostro roster con ben tre elementi. Sarà stata anche fortuna - si chiede retoricamente il presidente Rossini - fatto sta che coach Dragonetto ha gestito il gruppo in modo ottimale. La permanenza in A1 la dovevo non solo a me stesso, ma anche al nostro sponsor, Vincenzo Munzio, che ha sofferto con noi fin dalla prima partita, e con noi ha gioito per una salvezza che, forse, credeva insperata. La permanenza in serie A1 la dovevo anche al nostro straordinario pubblico che non ci ha mai abbandonato nonostante la lunga serie di sconfitte e, per certi versi, la dovevo anche a Battipaglia, almeno a quella parte della città che alla pallacanestro davvero ci tiene. Anche se si sono verificati degli episodi che mi hanno lasciato un po' perplesso".
A cosa si riferisce, in particolar modo?
"Premetto che le critiche non mi scalfiscono affatto, ma sono rimasto basito dai commenti negativi che ho ricevuto da più parti in seguito all'allontanamento dell'allenatore greco (Maslarinos, ndr). Mi hanno dato del pazzo... vorrei rispondere ai miei detrattori che io conosco il mio club come le mie tasche. Ho chiaro il comportamento che i miei tesserati hanno dentro e, soprattutto, lontano dal campo, e tanto mi basta per prendere le decisioni che reputo dovute. Mi possono anche dare del pazzo o del mangia - allenatori, non mi interessano le critiche - ribadisce Rossini. - Mi basti dire che se mi rendo conto che un coach non fa a caso della mia squadra lo cambio anche solo dopo una partita! Io sono contento per la salvezza - prosegue Rossini mentre prepara la seconda stoccata, - lo sono per chi alla nostra squadra è sinceramente vicino e lo sono anche per chi viene al Palazauli per tifarci contro... Trovo davvero inammissibile tifare contro la squadra della propria città, ma a Battipaglia accade anche questo! A questi individui consiglio di scrivere meno sui social e di non venire più allo Zauli. Non sono benaccetti, che se ne stiano a casa!"
Sempre a proposito di proverbi: sbagliando si impara. Cosa ha imparato il presidente Rossini dagli errori commessi in questa stagione?
"Gli errori che mi attribuisco sono fondamentalmente due, ed entrambi riconducibili a Vasilis Maslarinos. Il primo è legato alla sua riconferma, nonostante ci avesse tenuto nascosta la firma che aveva precedentemente apposto al contratto presentatogli da Valdarno. Il secondo errore riguarda l'aver assecondato le sue richieste sulle straniere che, vorrei ribadire una volta per tutte, sono state scelte tutte da lui. Io gli avevo solo proposto la riconferma di Paola Ferrari. E meno male che non l'ho assecondato quando, successivamente, mi ha chiesto di tesserare il play greco, poi andato al Sanga: sarebbe stato l'ennesimo flop! Per il resto - prosegue il presidente Rossini - mi prendo anche la responsabilità di essermi affidato cecamente per l'acquisto delle straniere, senza averle preventivamente visionate di persona. Cosa che non accadrà più!".
Chi ha tempo non aspetti tempo: a differenza dell'anno scorso ci sono i margini per muoversi sul mercato italiano e su quello estero.
"Oddio, rispetto all'anno scorso, quando festeggiammo la promozione in A1 il 2 giugno, abbiamo due settimane in più - fa notare Rossini - che sono risibili sul mercato interno. Infatti, eccezion fatta per quei club che non stanno facendo mercato perché non sanno se si iscriveranno al prossimo campionato, le altre già si sono mosse in anticipo. Per quanto ci riguarda, cercheremo di trattenere le nostre giocatrici italiane, perché trovo sia logico che continuino nel percorso intrapreso a Battipaglia. Non voglio fare nomi, se non quello del capitano Raffaella Potolicchio, che confermo d'imperio! Il nostro capitano è stato ineccepibile soprattutto nelle ultime due partite. A Milano è stata a dir poco esemplare! La prima cosa da fare - prosegue il presidente Rossini - è trovare un allenatore bravo, un tecnico del quale fidarmi cecamente come professionista e come persona. Un coach in grado di preparare la nostra squadra e farla giocare come Dio comanda, senza che io debba attendere tre anni per vedere un esercizio in difesa!"
Ogni riferimento è puramente casuale!
Paolo De Vita