Miglior regalo (sportivo) per i suoi (freschi) 19 anni Caterina Logoh non poteva farselo: ritagliarsi un ruolo da protagonista nell'importante quanto sofferta affermazione esterna contro Civitanova Marche. In quella che é stata l'ennesima conferma in stagione della sua crescita atletica, comportamentale, e tattica in un roster, qual è quello battipagliese, che difficilmente può prescindere dalla sua presenza. Per restare alla stretta attualità, in quel di Civitanova,l Logoh si é fatta "notare" prima verso la metà nel terzo quarto propiziando, con capitan Potolicchio, un importante break, poi dà il meglio di sé nel finale quando, assieme a Milani, sposta definitivamente l'inerzia del match a favore della Omeps Afora Givova Battipaglia. Come? Facendosi spazio sotto le plance avversarie, catturando un rimbalzo offensivo, subendo fallo e segnando dalla lunetta due importanti tiri liberi per il successo delle battipagliesi. In "soldoni" fanno 14 punti e 10 rimbalzi! Per Logoh si tratta della terza doppia doppia nelle ultime quattro giornate, cinque complessive dall'inizio della stagione. Le sue hit: 18 punti segnati a Patti e 16 rimbalzi catturati contro Valdarno e Matelica allo Zauli. Di ritorno da Civitanova, abbiamo raccolto le sue dichiarazioni per Spunti&Appunti!
É stato un compleanno speciale per te, infatti sei stata protagonista dell'affermazione di Civitanova Marche! Come hai vissuto questo giorno particolare e, a proposito, il presidente Rossini ti ha fatto un bel regalo? "Non ho mai considerato il mio compleanno come un giorno da trascorrere diversamente dagli altri, ma questo - sottolinea Logoh - lo ricorderò certamente per l'importante vittoria che abbiamo conquistato. Per quanto riguarda, invece, il regalo di Giancarlo, penso che essere considerata in questa squadra e poterci lavorare sia, già di per sé, un grandissimo regalo, degno di essere considerato e apprezzato in quanto tale".
Nelle ultime quattro gare per ben tre volte hai firmato una doppia doppia, a cosa attribuisci questo particolare stato di grazia? "È da inizio stagione che stiamo svolgendo un lavoro proteso a valorizzare i miei punti di forza da applicare al ruolo che ho in squadra, e i frutti non si stanno vedendo non solo per me ma per tutte le mie compagne di squadra".
Dopo un avvio di stagione molto stentato adesso la squadra è lanciata verso un piazzamento nei playoff. Come spieghi l'avvio ad handicap e quando c'è stata la svolta? "Inizialmente ci siamo dovute un po' adattare a uno stile di gioco nuovo, e trovare il nostro equilibrio é stato un po' impegnativo. Per quanto riguarda, invece, il punto di svolta, in verità credo che c'è ancora tanta strada da percorrere, ma se devo far riferimento a un momento preciso della nostra stagione ebbene, indico la vittoria sul campo del Savona, dove - ricorda Logoh - ho avuto forte la percezione che per la prima volta avevamo giocato da squadra credendo tutte nei nostri mezzi e aiutandoci reciprocamente".
Domenica sarà vostra ospite la Pallacanestro Firenze, terza forza del girone. L'avversaria é forte ma, secondo te, ci sono i presupposti per conquistare un altro successo? "Sono fermamente convinta che a fare la differenza é l'atteggiamento con il quale affrontiamo le nostre partite. Sarò più chiara: l'unica cosa che davvero conta é imporre il nostro gioco alle squadre che ci affrontano sul nostro campo, indipendentemente dalla loro posizione di classifica. Dobbiamo prendere per mano le redini dell'incontro - afferma perentoria Caterina Logoh - e dettare il nostro ritmo. Poi ci sono squadre più affini alla nostra e altre meno, ma questa non deve essere per noi una preoccupazione".
Lo scorso anno sei stata protagonista di un convincente debutto in A1. È nei tuoi piani il ritorno in massima serie con, o senza, la Omeps Afora Givova Battipaglia? "Ad essere sincera sono unicamente concentrata sulla stagione in corso. Ho tutta l'intenzione di sfruttare questa occasione, perché opportunità come questa - evidenzia la lunga battipagliese - spesso vengono sottovalutate. Poi se dovesse arrivare l'occasione di giocare in A1 ben venga, di certo non sarà per me solo un punto d'arrivo".
Paolo De Vita