Atletico Battipaglia in cerca di riscatto contro la Polisportiva Marina.

 

Grazie alla consueta disponibilità dell'ufficio stampa dell'Atletico Battipaglia, all'indomani dell'ultimo turno del campionato di Prima Categoria, coincisa con la sconfitta esterna per 3-1 contro il Real Bellizzi, abbiamo intercettato il presidente Armando D'Ambrosio per sottoporgli delle domande.
Tra queste, non poteva mancare una riguardante la situazione dello stadio Pastena, al momento dei fatti in predicato di essere oggetto degli arcinoti lavori.
In considerazione del fatto che la situazione è in continuo divenire, abbiamo omesso volutamente l'argomento, poiche il presidente D'Ambrosio, al momento dell'intervista, non poteva conoscere l'evoluzione degli eventi.
Quindi il massimo esponente societario del club gialloblue si è espresso solo su temi di matrice calcistica.
Ecco cosa ci ha detto.

Qual è la sua opinione sulla prestazione offerta dai suoi ragazzi contro il Real Bellizzi?
"A Bellizzi i ragazzi hanno dato tutto. Chi ha visto la partita si è accorto di come abbiamo giocato davvero a calcio, seguendo le idee del mister. Abbiamo creato tanto e raccolto poco. Inutile parlare delle assenze: la rosa è stata costruita proprio per sopperire a queste ultime. Testa bassa e pedalare".

La cura Vetruccio non ha ancora sortito i suoi effetti. Quali sono, secondo lei, i motivi?
"Non parlerei - puntualizza il presidente D'Ambrosio - di cura Vetruccio. La cura si dà quando c’è una malattia, e non ritengo sia il caso della nostra società. Vetruccio è la persona più adatta in questo momento a guidare i nostri ragazzi. Ci ha ridato quello che stava iniziando a mancare in questo primo mese della stagione. Sono sicuro che possa essere la persona giusta per portarci al raggiungimento degli obiettivi".

L'Atletico Battipaglia è destinato ad invertire la rotta già dal prossimo turno di campionato, nel match casalingo contro la Polisportiva Marina?
"Adesso abbiamo bisogno di punti, quindi ogni partita deve essere affrontata al massimo. Ci impegneremo per un filotto che possa rimetterci in carreggiata. Ovviamente mancano ancora tante partite quindi il tempo c’è e i ragazzi lo sanno. Dobbiamo soltanto lavorare in tranquillità".

Giovanni Salerno

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