Chiuso il campionato di Promozione al terzo posto del girone D e con i playoff in stand by, la stretta attualità per la Battipagliese si chiama finalissima di Coppa Campania.
Le zebrette sfideranno, mercoledì, la Sessana a Scampia, e puntano a bissare il successo della passata stagione.
A difendere la porta della Battipagliese ci sarà il recordman Cristian Viscido.
A lui la parola!
Mercoledì, a Scampia, c'è in palio la Coppa Campania. Sul cammino delle zebrette verso la finale, ci sono anche i tuoi guantoni!
"Si, mercoledì a Scampia c'è questa bellissima e straordinaria partita. Su questa finale non ci sono, però, solo i miei guantoni - afferma Viscido - ma anche i tanti sacrifici di tutti i giocatori, compresi quei compagni di squadra che a gennaio hanno lanciato la maglia della Battipagliese, dello staff e della società".
La Battipagliese affronta la finalissima almeno con una certezza: l'ultimo baluardo della difesa, Cristian Viscido! Il portiere meno battuto del girone D di Promozione e con all'attivo 500' di imbattibilita!
"Io penso che la Battipagliese affronta questa finale - puntualizza Viscido - con più di una certezza. Non solo quello difensivo o per il traguardo personale dei 500 minuti di imbattibilita. Certo, fa sempre piacere aver centrato questo record, ma dietro ci sono tanti sacrifici e l'organizzazione del reparto difensivo e dell'intera squadra. Le certezze dicevo - prosegue il portiere battipagliese - prima di tutto il nostro gioco, il gruppo, lo spirito di sacrificio e tante altre note positive che si sono intraviste sia in Coppa Campania che nell'arco del campionato".
Quanto ti preoccupa dover difendere la porta bianconera dagli attacchi di una squadra esperta come la Sessana che, tra gli altri, vanta in organico un centravanti del calibro di Dino Fava?
"Ad essere sincero, io mi preoccupo ben poco di chi si affronta, non - chiarisce l'estremo difensore bianconero - per presunzione, perché io mi preoccupo più di me e di noi stessi, inteso come squadra. Se sto bene e sono in giornata positiva posso rappresentare io stesso un problema per la squadra avversaria. Poi è stimolante trovarsi di fronte un calciatore come Dino Fava che ha giocato tanti anni in serie A, e sarà un onore anche per i miei compagni di squadra affrontarlo. Però - avverte Viscido - anche lui dovrà giocare concentrato e preoccuparsi di chi si troverà di fronte, perche affronterà una formazione che gliela farà vedere sporca".
Cosa significherebbe per te e i tuoi compagni di squadra, che in campionato, disputato comunque lontano da Battipaglia, siete stati protagonisti di una perentoria cavalcata che, però, ha fruttato non di più di un terzo posto e un playoff tutto da giocare, portare a casa un trofeo che darebbe prestigio e "concretezza" ai vostri sacrifici?
"Vincere la coppa rappresenterebbe, per me e i miei compagni di squadra, un compenso per i nostri sacrifici e per le grandi prestazioni offerte in campo quest'anno, oltre ad essere motivo, ovviamente, di grande soddisfazione. Proveremo a vincere perché è l'unico motivo per cui scenderemo in campo. Vogliamo la coppa per una gratificazione personale e per dedicarla alla città e a tutti coloro che ci sono stati vicino fin dal primo giorno.
Per quanto riguarda il campionato, invece, siamo soddisfatti del piazzamento playoff perché, ad inizio stagione era questo il nostrk traguardo di massima. È vero che durante il campionato, in considerazione dei nostri risultati, ci siamo trovati anche nella condizione di vincere il girone. Noi ci abbiamo provato con tutte le nostre forze, perché eravamo consapevoli della nostro potenziale, e siamo andati anche vicino alla vittoria finale. Non abbiamo comunque rimpianti - assicura Viscido - perché restare imbattuti per 22 gare consecutive era il massimo che si poteva fare. Inoltre, tra le pretendenti al primo posto eravamo la squadra con la media età più bassa. Eccezion fatta per Santese, Picaro, Zoppino, Discepolo e Manzo, il resto della squadra è composta da ragazzi giovani e poco avvezza a lottare per certi traguardi. Questa esperienza ci sarà certamente utile e ci farà crescere. Se la società voleva aprire un ciclo vincente questa è stata sicuramente un'annata importante e un buon punto di partenza per l'avvenire".
I supporter bianconeri stanno facendo incetta di biglietti in prevendita, da battipagliese e portiere della Battipagliese, quanto ti inorgoglisce questo significativo riscontro da parte della tifoseria?
"La cosa non mi stupisce, perché chi conosce Battipaglia, la Battipagliese e i suoi tifosi, sa quanto attaccamento c'è nei confronti di questa maglia. È vero che negli ultimi tempi, a causa di alcune pessime gestioni, l'entusiasmo si era un po' raffreddato, ma con la presidenza di Massimiliano Corrado, il seguito è di nuovo cresciuto e tante altre persone si stanno avvicinando alle sorti della nostra squadra. Ora ci sono davvero i presupposti - asserisce convinto Viscido - affinché la Battipagliese faccia ritorno nelle categorie che più le competono. La mia famiglia è di Battipaglia e qui ho molti parenti. A Battipaglia sono cresciuto e, anche se qui non ci ho vissuto, sono molto orgoglioso di indossare questa maglia e, per tantissimi motivi, ci tengo a vincere questa coppa e dedicarla a delle persone molto care alla Battipagliese".
Paolo De Vita